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La porta del Cemp è aperta a tutti, per un’informazione o un’assistenza qualificata.

Mi piace essere stata presidente di un consultorio, e farne tutt’ora parte; mi piace la parola stessa, quello che esprime e rappresenta: un luogo dove ricevere consigli, consulenze, a volte consolazione. Dove condividere esperienze, dubbi, gioie, timori. Mi piace che ci sia stata la mia firma sulle tessere associative, sul contratto d’affitto (è sempre divertente l’espressione di funzionari e dirigenti di enti vari, anche pubblici, quando si rendono conto che sono proprio quella là), perfino sui bilanci. Mi piace che questo sia successo e continui a succedere a Milano, che negli ultimi tempi ha dimostrato di essere tornata a credere nei valori di cui sopra. Ma, dopo tutto, è pur sempre la città cantata e amata da un signore che diceva che “libertà è partecipazione”.
E io, liberamente, partecipo.